lunedì 23 luglio 2012

Margaret, che la terra ti sia lieve

Oggi la terra saluta Margaret Mahy, una donna di un ironia ed una profondità rare.
Noi che abbiamo conosciuto i suoi pirati, le sue lavandaie di cui vi avevamo parlato poco tempo fa, le bibliotecarie  rapite, le figlie di  luna e i suoi molti ragazzi che parlavano di crescita, di paure, di adulti importanti e di altri incapaci di ascoltare rimaniamo un po' orfani.
 Parlava con sorriso e con una sincerità spietata del mondo, di noi.

Ci mancherà, quanto già ci mancavano alcuni dei suoi libri non più in catalogo.

Così ecco che per salutarla, più di ogni parola nostra vi riportiamo tre gocce della sua voce.

"in realtà non esiste il passato... Ci resta sempre intorno, in agguato, inattesa dell'occasione giusta per rimettersi in moto.E a noi non resta che combatterlo... ad ogni passo" da Memory, Mondadori 1995

"Se vivi una vita come la nostra finiscono per piacerti le cose che non riescono troppo bene - osservò. - Comincio ad apprezzare… le imperfezioni del mondo perché ti avvicinano alla vita vera.
- Aspetta un attimo! - esclamò Ellis - Stai dicendo che ciò che è imperfetto è più vero di ciò che è perfetto?
- Già. Per me è un pensiero del tutto naturale - confermò lei - non ci trovo nulla di strano quando qualcosa va per il verso storto. Anzi, lo trovo rassicurante." da 24 ore, Mondadori 2003

‎"E sarà meglio spiegare che allora, a dodici anni, vivevo due vite. Quella in famiglia era la mia vita reale, ma la mia vita fra gli alberi… quella del mattino presto, prima che il resto del mondo si svegliasse, era la mia vita vera, anche se in parte immaginaria. Nella vita reale bisogna stare in guardia, ma una vita immaginaria, se vissuta intensamente, può essere altrettanto pericolosa" L'altra faccia del silenzio, Mondadori 1996

Nessun commento:

Posta un commento